L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) dedica il 7 aprile ’15 alla Giornata mondiale della salute, caratterizzata quest’anno dallo slogan: from farm to plate, make food safe con cui si vuole contrastare la “mala alimentazione”.
Lo slogan ha negli intenti la volontà di garantire sempre più sicurezza nel settore alimentare, perché non solo una cattiva alimentazione genera disturbi come l’obesità ed il sovrappeso (causa principale d’ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete), ma rappresenta anche un’insidia per la nostra salute molto più silente: la contaminazione degli alimenti causata da batteri, virus, parassiti e sostanze chimiche, moltiplicata dalla globalizzazione e dall’industrializzazione dei processi produttivi. L’OMS stima che siano oltre 200 le malattie causate da alimenti contaminati, cibi non abbastanza cotti, pesci inquinati.
Intervenire nella prima infanzia, rappresenta per me l’unico modo per offrire un imprinting bio-psico-sociale nella vita di un essere umano, condizionando positivamente le sue scelte future e dunque contribuendo a delineare uno stile di vita positivo e sano per sé e per la propria famiglia. I primi anni di vita di un bambino, sono quelli in cui anche i suoi genitori sono pronti a dei cambiamenti, sappiamo, infatti, che tutte le esperienze che viviamo sono trasformatrici (Bion 1962), ma l’esperienza di diventare genitori, in virtù della pregnanza emotiva e sociale, è certamente una delle esperienze più significative nella vita di un adulto, come dimostrato da uno studio preliminare del 2008 condotto da P. Manfredi (Università degli studi di Brescia), in cui emerge chiaramente che gli adulti ritengono che la nascita e la presenza di figli abbia promosso in loro dei cambiamenti positivi.
La corretta alimentazione, è l’unico strumento idoneo per contrastare il problema del sovrappeso e dell’obesità infantile, oltre che, come rammentato oggi dall’OMS, un’importante occasione per individuare alimenti potenzialmente pericolosi per la nostra salute, ma questa dimensione è fortemente condizionata dalla stile di vita della famiglia e dalle convinzioni che i genitori posseggono su ciò che rappresenta per loro una crescita salutare. Per questa ragione è importante promuovere occasioni educative che coinvolgano i bambini e di riflesso i loro genitori. Opportunità progettate e concepite per offrire ai bambini nella fascia 0-6 anni, occasioni di svago, divertimento e apprendimento.
Questo è il mio impegno di psicologa della salute da oltre 15 anni, passato attraverso la progettazione e la realizzazione di luoghi competenti nella promozione del benessere, come gli asili nido e le scuole dell’infanzia che identifico come Centri di educazione per la salute e il benessere familiare (www.amemipiace.it e www.aquanienekid.com), o i Centri Estivi (Aquaniene Sport Club e Circolo Canotteri Aniene) e i Cooking Camp realizzati nei ristoranti family friendly (I Meloncini e La Ciclostazine Frattini di Roma); occasioni di svago oltre che un’importante opportunità di educazione e crescita, consapevoli che l’apprendimento ha ormai superato i confini della scuola e dei luoghi tradizionalmente ad essa associati, per irrompere in nuovi spazi e territori “Lifelong Learning” (Carta delle Città Educative, Barcellona 1990).
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